Come Tradurre Dal Greco All'Italiano

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view post Posted on 1/5/2009, 13:10




Pochi consigli (ma buoni)…



«Una piccola ruga si insinuò tra le sue sopracciglia. Leggeva, prendeva nota, poi leggeva di nuovo. Ogni suono intorno era svanito. Non vedeva nulla, se non il libro di greco di fronte a lui. Ma, mentre leggeva, il suo cervello progressivamente si surriscaldava, era consapevole che qualcosa andava muovendosi con maggiore velocità serrandosi sulla sua fronte. Catturava frase dopo frase, con esattezza, con fermezza, sempre più precisamente, annotò , prendendo brevi note a margine. Una piccola trascurabile parola ora rivelava una particolare sfumatura che alterava il significato. Scrisse un altro appunto; QUELLO era il significato. La sua abilità nel tradurre esattamente gli diede un brivido di emozione…»ragga studia sorridente

Questa breve citazione, tratta da un romanzo di Virginia Woolf (The years, 1937), rappresenta in maniera un po’ enfatica, quell’intricato groviglio di interrogativi, domande e risposte che si susseguono nella mente di chi è impegnato nell’opera di traduzione di un testo scritto in lingua greca (ma anche latina).

Da questo breve brano possiamo ricavare già alcune preziose indicazioni su come affrontare una traduzione di greco:



- grande concentrazione
- annotazione durante la lettura del significato delle parole che già conosciamo
- attenzione anche alle piccole parole all’apparenza insignificanti.

In questo modo grazie sia alle parole dell’acuta Virginia, sia ai suggerimenti che qui vi si daranno, anche voi potrete provare quel “thrill of excitement” quando riuscirete nell’ardua impresa di aver tradotto correttamente un testo antico, senza paura di recare oltraggio ai vari Platone o Tucidide ed evitando di contribuire all’invecchiamento precoce dei vostri insegnanti. Siccome non vogliamo tediarvi ulteriormente, ecco un piccolo vademecum da tenere presente, che potrà essere verificato e messo in pratica con l’aiuto di una serie di traduzioni guidate di alcuni fra gli autori maggiormente utilizzati nelle prove di maturità.

Ecco i 5 punti:

1) GIU’ LE MANI DAL VOCABOLARIO!
Quando c’è un compito in classe di greco o latino si presenta più o meno sempre la stessa scena: occhi smarriti e terrorizzati, che si scambiano sguardi interrogativi e di sdegno per la lunghezza spropositata della versione; pochi secondi di religioso silenzio, all’improvviso interrotto da uno SBAM dovuto alla collettiva e simultanea apertura del dizionario. Una domanda nasce spontanea: che senso ha aprire il vocabolario se prima non ci si sofferma ad una lettura sommaria del testo che abbiamo di fronte? Cosa pensiamo di ricavare dalle pagine del vocabolario se non una serie di significati di parole alle quali poi si cercherà di dare disperatamente un senso con una traduzione “creativa”(ovvero combinare i vari significati per cercare di dare loro un senso, senza badar troppo alle strutture grammaticali)?

2) CONTESTUALIZZARE
Per prima cosa leggere il titolo, per capire l’argomento generale(di solito si tratta di argomento storico o filosofico o mitico : potete dunque cercare di attingere alle vostre personali conoscenze per aiutarvi con la comprensione del testo); considerare l’ autore (eventualmente, se già trattato in letteratura vi può essere utile pensare alla poetica del medesimo) e cominciare con una semplice lettura per capire più o meno il contenuto. La comprensione generale del testo attraverso una lettura preliminare non deve essere considerata come un’utopia, e in quanto tale, dunque, anche inutile, ma è assolutamente fattibile. Tale operazione deve richiedere al massimo 10 minuti.

3) L’ ANALISI (FASE UNO)
Se dopo la prima lettura vi sentite persi per non avere capito proprio nulla, non perdetevi d’animo. Iniziate con l’analisi grammaticale e sintattica procedendo con una frase alla volta. Congiunzioni, verbo, soggetto questi sono gli elementi da identificare per primi. Ad ogni verbo corrisponde una proposizione introdotta quasi sempre da una congiunzione. Dividete i periodi tramite linee verticali, evidenziando gli elementi sopra indicati.

4) L’ ANALISI (FASE DUE)
I participi : attenti prima di tutto alla concordanza (a chi si riferisce?); se è preceduto da un articolo vorrà dire che è sostantivato; altrimenti sarà un participio congiunto (che potrà essere tradotto inizialmente con un semplice gerundio) o un participio predicativo.

5) IL LESSICO
Non soffermatevi sul primo significato che trovate sul dizionario e andate oltre i famigerati sunti che trovate all’inizio di alcune voci del dizionario nei riquadri grigi: cercate il sostantivo più consono al contesto, leggendo per intero quanto vi indica il vocabolario. E’ utile anche controllare con quali casi o preposizioni si costruisce un determinato verbo, per trovare il giusto significato. Ricordate che all’ultimo anno ci si aspetta delle traduzioni che, oltre a non stravolgere la struttura sintattica e il senso del brano, siano scritte in un buon italiano.
 
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